Per il secondo anno consecutivo
il gruppo del post cresima (dai ragazzi chiamato R.P.C.) ha concluso il cammino
di catechesi iniziato ad ottobre con un breve ma intenso soggiorno presso la
casa dei padri assunzionisti di Cannero, in provincia di Verbania, in una
cornice splendida che unisce in un unico colpo d’occhio il lago Maggiore, la
montagna ed un castello pieno di fascino e mistero immerso nell’acqua.
Siamo partiti venerdì sera dalla nostra piazza. Qui ci attendeva
Don Eugenio che ci ha donato la benedizione del Signore affinché il viaggio e
il soggiorno andassero nel migliore dei modi. Arrivati a destinazione dopo
circa un’ora di viaggio siamo stati accolti da un’abbondante cena preparata da
Pia e Danilo, cuochi e custodi della casa. Una volta rifocillati ci siamo
divisi in due gruppi, ognuno dei quali a turno si sarebbe premurato di
sparecchiare la tavola e lavare i piatti durante il soggiorno (numerosissime le
stoviglie visto il numero di presenze!!!).
Tutti in camerata poi per disfare
le valigie e per preparare i letti per la nottata (premio per l’ordine a Mattia
che ha riposto in un sol colpo il contenuto della valigia nell’armadietto…
lanciando tutto!). Prima però di coricarsi è tempo di una breve riunione in cui
spieghiamo ai ragazzi il programma e il tema di questa esperienza. Abbiamo dato
il titolo “CANNERO…LA SCELTA GIUSTA”. Il tema è proprio quello della SCELTA. Molti dei
ragazzi presenti hanno da poco “scelto” cosa fare dopo la III media e questa
sarà per loro una delle tante scelte che influiranno in maniera importante sul
cammino della loro vita. Abbiamo cercato di far capire loro quanto sia
importante scegliere “bene”, riflettendo con la propria testa, con il proprio
cuore, cercando al massimo di limitare i condizionamenti esterni, soprattutto
se arrivano da “capi branco” o da persone che preferiscono apparire prima
ancora di essere.
L’indomani è il giorno della
camminata. Il percorso studiato è quello di un anello di circa 14 km. che
attraverso boschi e sterrati ci porta a vedere lo splendido paesaggio da
diverse angolazioni. Ovviamente i ragazzi non sanno quanto è lunga l’escursione
altrimenti difficilmente si sarebbero schiodati dalla casa che ci ospita. Nostra
guida boschiva e spirituale sarà Padre Sandro che nonostante abbia superato da
un po’ la settantina risulta più agile e atletico di alcuni di noi. Il percorso
è davvero molto bello e quasi tutto immerso nei boschi, quando si esce dal
verde gli occhi possono ammirare le varie insenature del lago e la molteplicità
di colori che assume a seconda di ciò che riflette sulle acque e della
posizione del sole che gioca a nascondersi fra le nuvole. A metà percorso,
nell’abitato di Viggiona, ci fermiamo per la pausa pranzo. Consumiamo il pranzo
al sacco e ci godiamo all’ombra di qualche albero il meritato riposo; non
possono mancare le carte e così via ad un mini torneo di scopa d’assi. Prima di
ripartire facciamo visita alla chiesa del paese, molto grossa rispetto
all’esiguo numero di case che vediamo lì intorno. All’ingresso troviamo esposta
una foto gigante riportante una donna con un bambino… si tratta di Gianna
Beretta in Molla. Padre Sandro ci racconta che era una pediatra che
nel 1961,
verso il termine del secondo mese di una nuova gravidanza, la quarta per lei,
fu colpita da un tumore all’utero. Prima dell'intervento operatorio di
asportazione del fibroma, pur rimanendo consapevole dei rischi e dei danni che
sarebbero potuti insorgere durante la gravidanza, chiese al chirurgo di salvare
la vita che portava in grembo, anche a scapito della sua, affidandosi alla
preghiera ed alla Provvidenza: preferì morire anziché accettare cure che
arrecassero danno al feto. Fu canonizzata nel 2004 da papa Giovanni Paolo II.
Riprendiamo il viaggio verso casa
ma la strada è ancora molto lunga e qualche intoppo dovuto alla segnaletica
poco chiara ce la fa allungare ancora di più. Partiti alle 9 del mattino
facciamo ritorno alle 15.30 stanchi, esausti ma felici della giornata
trascorsa. Per riprendere le forze ci infiliamo il costume ed andiamo a fare un
tuffo nelle acque tiepide del lago.
Ci voleva una super cena per
riprendere completamente le forze ed ecco allora che Pia ci fa gustare la sua
pizza casereccia… mitica! Sbrigate le pratiche in cucina è tempo di giocare
tutti insieme fino a quando la luce solare ce lo consente: e così grandi e
piccoli si sfidano in giochi di abilità e di strategia, il luogo si presta
molto bene anche ad un nascondino speciale dove pensate che una ventina di
persone non sono riuscite a trovarne una sola che si era nascosta così bene che
alla fine pensavamo di fosse dileguata nel nulla… bravo Matteo!
Padre Sandro per darci la buona
notte ci racconta delle storie e degli aneddoti che tutti, grandi e adulti
porteremo nel nostro cuore: storie vere e romanzate che ci raccontano di anime,
angeli custodi e persone normali che riescono, con il loro vissuto e il loro
operato a migliorare il mondo.
E’ domenica e il meteo non ci dà
una mano. Il sole esce di tanto in tanto fra nuvoloni neri e carichi di
pioggia, non possiamo rischiare una visita alla vicina Cannero Riviera o fare
un tuffo nel lago. La carta di riserva è quella di un grande gioco capace di
far riflettere i ragazzi su quello che sono i problemi di oggi legati alle
scelte di chi ha il compito di amministrarci… è il gioco del CANDIDATO
SINDACO!!!
Le squadre di lavoro formate il
primo giorno sono ora diventate delle liste di un’immaginaria elezione
comunale. Ogni gruppo dovrà trovare il proprio candidato sindaco, il simbolo
del partito, uno slogan pubblicitario. A ciascuna lista viene consegnato un
foglio che riporta delle problematiche importanti e di stretta attualità
inerenti alla città che dovranno governare in caso di vittoria: sport, cultura,
scuola, isole pedonali, commercianti, turismo… sono solo alcuni dei temi che
dovranno trattare. Ogni candidato assessore si prenderà a cuore una questione e
dovrà esporre le proprie idee di fronte ad una giuria che valuterà se la sua
proposta sarà più convincente di quella dell’assessore della lista concorrente.
Dopo la parte di studio è il
momento della discussione di fronte alla giuria e al pubblico (cominciano ad
arrivare dei genitori che hanno deciso di trascorrere la giornata insieme a
noi). Ci si ritrova in un’aula con vista panoramica su tutto il lago, da una
parte la lista PDolfi con candidato sindaco Andrea Dolfi, dall’altra parte la
lista giovani R.P.C. con candidato sindaco Andrea Fornara. La giuria tecnica è
presieduta da Padre Sandro mentre una giuria di bambini darà il premio alla
squadra più “simpatica”. Parte la discussione e pare di essere davvero dentro
una battaglia elettorale, ognuno espone le proprie considerazioni e possibili
soluzioni, dalla giuria scaturiscono domande che cercano di minare la sicurezza
dei futuri assessori (e qualche volta l’intento va fino in fondo!) e si arriva
anche a veri scontri verbali per difendere le proprie idee e le proposte messe
sul piatto. Dopo più di un’ora di serrato confronto è tempo per la giuria di
decretare il futuro sindaco. Sul risultato di 2 preferenze a 2 toccava a Padre
Sandro regalare il punto decisivo… dimenticavo di dire che alla squadra che perdeva
l’elezione toccava lavare i piatti del mezzogiorno… ecco anche il perché di
tanta grinta e lavoro espressa in tutti i momenti della mattinata. Padre
Sandro, a sorpresa, assegnava un punto ciascuno senza decretare uno sconfitto
ma riconoscendo da entrambe le parti delle belle idee che andrebbero sviluppate
insieme. La sua proposta è quella di un consiglio comunale condiviso dove una
squadra governerà per i primi 2 anni mentre l’altra fungerà da vice (vice
sindaco, vice assessore, ecc…) poi per gli altri 2 anni si invertiranno i
ruoli. Solo per la cronaca la giuria dei piccoli ha eletto, anche qui al
fotofinish 3-2 , la squadra di PDolfi come gruppo più simpatico.
Tra l’ora di pranzo e il
pomeriggio arrivano quasi tutti i genitori dei ragazzi. Il momento più
importante ora è la S. Messa delle 16…tutta per noi. Padre Sandro dall’altare
ricorda ai ragazzi di pregare per i loro genitori e ai genitori dice di pregare
per il bene dei propri ragazzi, solo in un clima di reciproco affetto le parole
del Signore trovano terreno fertile. Durante l’omelia ci racconta anche una
delle sue storie per farci capire cosa veramente significhi la parola “amore”,
ben distante da quello che è l’interesse, il denaro, l’egoismo e l’avidità che
gli uomini possono provare.
Finita la celebrazione è tempo di
merenda e di saluti prima di riprendere le auto e fare rotta verso Santo
Stefano. È tempo anche per ringraziare Pia, Danilo e la loro famiglia per
l’ospitalità ricevuta e per i deliziosi pasti consumati. Ringraziamo Padre
Sandro per averci fatto da guida nella camminata e per aver tenuto dei momenti
di riflessione ai i ragazzi fatti di parole semplici che sono entrate in fondo
al cuore di tutti. Ringraziamo i genitori che hanno concesso ai loro figli di
vivere questa esperienza, ringraziamo Don Eugenio che ci ha convinto a
riproporre questa due giorni aiutandoci a superare alcune perplessità iniziali.
A questo va aggiunto un GRAZIE a chi, nel passato, ha accompagnato gruppi come
questi in luoghi diversi ma con le medesime finalità… se oggi abbiamo la voglia
di fare ciò è merito anche loro, è forse quel seme piantato che a distanza di
anni comincia a dare dei germogli. Sperando che altri semi diano frutti fra qualche anno non ci resta che salutare e
dare appuntamento, ai ragazzi del R.P.C. e agli altri ragazzi che vorranno far
parte del gruppo, all’inizio delle attività programmato fra la fine di
settembre ed i primi di ottobre. Buone vacanze a tutti!
Sandro e Luca
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.