Più
di un mese e mezzo fa ho partecipato insieme a Martina alla Giornata
Mondiale della Gioventù a Cracovia.
La
mattina del 23 luglio sono salita sul pullman agitatissima, avevo paura di
quello che mi aspettava però allo stesso tempo ero felice dell'esperienza che
stavo per fare. Eravamo quasi una cinquantina di ragazzi, ci guardavamo tutti
un po' spaesati perché non ci conoscevamo e negli occhi si leggevano a tutti le
stesse emozioni. Durante i 10 giorni passati assieme abbiamo stretto un legame
fortissimo, si è instaurato un clima di condivisione e fratellanza che non mi
sarei mai aspettata; perché in fondo la GMG è questo: costruire dei bellissimi
ponti che ci uniscono.
L'accoglienza
a Cracovia è stata straordinaria, il giorno del nostro arrivo la parrocchia ci
ha preparato una bellissima festa, tutte le persone sono state gentilissime e
ci hanno fatto sentire accolti.
Quando
ci trovavamo in giro per le strade di Cracovia cantavamo, battevamo le mani e
ballavamo con gli altri pellegrini; questo penso che ci faccia capire che
pensare alla chiesa come qualcosa di monotono e noioso sia completamente
sbagliato.
L'esperienza
che porterò per sempre nel mio cuore è quella fatta al CAMPUS MISERICORDIAE
dove il Papa ha fatto il suo discorso durante la veglia del sabato sera, in
particolare quando ha detto che “Dobbiamo prendere in mano la nostra vita e
non aspettare che qualcun altro lo faccia per noi".
Credo
che alla nostra età, dove non sappiamo ancora bene chi siamo o chi vogliamo
essere, sia molto importante fare un'esperienza del genere perché si torna a
casa con una tale pienezza nel cuore che solo chi ha vissuto la GMG può capire.
Elisa Q.
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